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Gli utilizzatori

Le colline sono elementi paesaggistici che, come abbiamo visto, nella loro versione artificiale vanno spesso ad ospitare parchi (The Hills, Monte Stella). La funzione è quindi principalmente di svago, di aggregazione sociale.
Nel 2011 è nato a Milano da un progetto di riqualificazione industriale il Campus Aziendale La Forgiatura. Colline artificiali piantumate che ospitano le strutture architettoniche. Il contesto urbanistico viene valorizzato grazie ad un progetto rispettoso dell’ambiente e compatibile con le reali esigenze della città e del mercato del lavoro.
Le colline artificiali, con un'altezza da 1 a 8 metri, hanno l'obiettivo di muovere la superficie dell'area permettendo un rapporto dinamico ed inconsueto con gli spazi costruiti. Grazie ad esse, è possibile entrare negli edifici da vari livelli, persino dai tetti, godendo di un rapporto sensoriale esclusivo, dato dall’alternarsi di emozioni: patii verdi, grandi altezze, luce naturale, il rapporto con il verde esterno, le antiche e le nuove strutture. 



I casi studio che sto mano a mano presentando, dimostrano come le colline artificiali assolvano al bisogno di contatto con spazi verdi degli abitanti delle grandi metropoli. La loro flessibilità di utilizzo, che permettono l'integrazione con edifici, donano respiro anche nelle zone di lavoro, oltre che nei parchi. In questo modo esistono a beneficio, oltre che di famiglie e atleti in cerca di spazi per allenamento, anche di chi lavora in ufficio.

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Le narrazioni

In che contesto si può parlare di colline artificiali?  Se ne legge in articoli di architettura se un progetto di pianificazione ambientale prevede un parco che implichi un'alterazione del suolo. Se ne possono trovare anche informazioni in un articolo di quotidiano, o in un settimanale di cultura generale. Se si parla di tumuli, ne parleranno i libri di storia, se una collina di rifiuti gli articoli di cronaca.  Grandi attrazioni, quale il Teufelsberg di Berlino, possono essere segnalate in blog di viaggi.

Gli elementi, le forme e i materiali sostitutivi

Gli elementi che costituiscono le colline artificiali non sono troppo diversi da quelli che compongono le colline in natura; le colline, che per essere definite tali, devono essere alte al massimo 600 metri, possono formarsi per erosione delle montagne, per accumulo di detriti, per corrugamento della crosta terrestre, o per pressione del magma.  Quelle che vengono costruite dall'uomo somigliano maggiormente a quelle nate per accumulo di detriti:  "montagne" di terra, sassi, macerie, scarti, rifiuti accumulati per mezzo di escavatori;  dossi che il tempo, o l'uomo stesso, provvede a coprire di vegetazione.

I numeri

Normalmente una collina, per essere definita tale, deve avere un'altezza massima di 600 m s.l.m. Dentro Milano esiste una collina artificiale, il Monte Stella, formata con i detriti della Seconda Guerra Mondiale, la cui altezza è pari a 170 m. La già citata Teufelsberg a Berlino nasce da circa 75 milioni di metri cubi di macerie causate dal conflitto. 25 milioni sono stati utilizzati per costruire altri due promontori nei dintorni di Berlino.