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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Per concludere

Le colline artificiali non sono necessariamente accomunate da un preciso scopo, o poste in una specifica area geografica, o costituite da finiti materiali, ma rispettano, per essere definite tali, l'altezza massima "accettata" per le colline naturali: circa 600 m s.l.m . Esse possono formarsi per accumulo accidentale, come può avvenire con i rifiuti; o gli stessi possono essere, con intenzione, ammucchiati e infine coperti con uno strato di terreno, come per decretare un assetto non più modificabile di un promontorio che maschera la (poco piacevole) struttura portante. Ancora oggi possiamo vedere interrotta la monotonia delle pianure dell'antica area etrusca e della campagna scandinava  dai tumuli costituenti necropoli risalenti all'età del bronzo. Possono fornire una soluzione allo smaltimento di detriti causati da terremoti, bombardamenti ( Teufelsberg , Monte Stella , The Hills ), e diventare inaspettatamente un arricchimento del territorio, spesso fornendo

Abbecedario illustrato

Raccogliamo qui, in ordine alfabetico, i tag utilizzati nei post: A AGRICOLTURA B BREVETTO C CASA D DETRITI E EDILIZIA ESCAVATRICE F FRANA G GIARDINI I INDUSTRIA EDILE L LUOGO M MAPPA N NECROPOLI O OASI P PIOGGIA S SASSO T TERRENO

I brevetti

Nella difficoltà nell'individuare un brevetto che riguardasse un elemento così elementare quale la collina artificiale, ho approfondito le caratteristiche del centro direzionale "La Forgiatura", nella periferia nord- ovest di Milano; il centro, situato nella periferia nord- ovest della città, risulta integrato con la vegetazione in maniera ottimale: la posa del verde è stata eseguita su una superficie complessiva di 4300 mq, pari a oltre un terzo della superficie totale del cantiere. In particolare oltre 1400 mq sono stati realizzati con il sistema Perliroof di Perlite Italiana Srl , applicato  in parte con il nuovo sistema brevettato Growmat , studiato appositamente per coperture a bassa manutenzione e ridotte necessità irrigue.  Il brevetto Il brevetto applicato ad un tetto La tecnologia Perliroof estensiva si basa sull’impiego dei materassini geotessili cannettati Growmat, contenenti varie tipologie di substrati a base di perlite espansa , con int

Gli utilizzatori

Le colline sono elementi paesaggistici che, come abbiamo visto, nella loro versione artificiale vanno spesso ad ospitare parchi ( The Hills, Monte Stella ). La funzione è quindi principalmente di svago, di aggregazione sociale. Nel 2011 è nato a Milano da un progetto di riqualificazione industriale il Campus Aziendale La Forgiatura. Colline artificiali piantumate che ospitano le strutture architettoniche. Il contesto urbanistico viene valorizzato grazie ad un progetto rispettoso dell’ambiente e compatibile con le reali esigenze della città e del mercato del lavoro. Le colline artificiali, con un'altezza da 1 a 8 metri, hanno l'obiettivo di muovere la superficie dell'area permettendo un rapporto dinamico ed inconsueto con gli spazi costruiti. Grazie ad esse, è possibile entrare negli edifici da vari livelli, persino dai tetti, godendo di un rapporto sensoriale esclusivo, dato dall’alternarsi di emozioni: patii verdi, grandi altezze, luce naturale, il rapporto con il verd

Storie e protagonisti

Curiosando su internet, una delle prime storie in cui mi sono imbattuta è stata quella del Monte Stella a Milano. Già citato negli scorsi post, non ho ancora avuto occasione di raccontare la sua storia, a mio avviso molto interessante.  Siamo nel 1947 , anno dell'VIII Triennale di Milano. L'architetto Piero Bottoni , nell'ambito della ricostruzione all'indomani della guerra, promuove la realizzazione del quartiere sperimentale QT8 (Quartiere Triennale 8), e di un parco al suo interno il cui fulcro è una collina artificiale il cui scheletro sono le macerie dei bombardamenti angloamericani del conflitto. Per l'architetto infatti, in una Milano dilaniata dai bombardamenti in cui non resta più niente, l'importante è saper partire proprio da quel niente. il luogo in cui sorge attualmente il Monte Stella Il nome Monte Stella è una dedica di Bottoni alla moglie Elsa Stella. La collina, alta 45 metri, nel progetto iniziale del 1946 doveva essere

I luoghi

Le colline artificiali possono essere innalzate in aree urbane, così come in radure di campagna, a seconda dell'entità dell'intervento. Ad ogni modo, solitamente vengono create per ospitare a loro volta altri luoghi artificiali: parchi, edifici, ecc... Sono molte le città che nel loro cuore ospitano parchi nati su rilievi artificiali, basti pensare alle già citate Berlino, ma soprattutto Milano, con il Parco Stella, in zona San Siro.

Glossario trilingue

Riportiamo qui un glossario di alcune parole riguardanti le colline artificiali in italiano, inglese e francese. collina  Elevazione del terreno, piuttosto estesa e prolungata; in geografia fisica, rilievo poco elevato su un piano, per lo più alluvionale, costituito da roccia in sito oppure da materiali di trasporto eolico, alluvionale o morenico. artificiale  Fatto, ottenuto con arte, in contrapposizione a ciò che è per natura. accùmulo L’ accumulare , l’ accumularsi ; insieme di cose o di materiale   accumulato. escavatrice Macchina per scavi di terra. hill A usually rounded area of land that is higher than the land around it but that is not as high as a mountain. artificial N ot natural or real :   made, produced, or done to seem like something natural. accumulation A  mass or quantity of something that has gradually gathered or been acquired. earthmover A  vehicle or machine designed                                                                         

Le industrie

Non esiste un vero e proprio settore di riferimento; quello edilizio, dal momento che implica l'utilizzo di escavatrici e l'apertura di un cantiere, probabilmente può essere assunto come denominatore comune. A seconda del fine di utilizzo della collina può essere definita l'industria di riferimento: se finalizzata all'agricoltura e verrà quindi innalzata con l'uso di particolari tipi di terreno potrà essere catalogata come facente parte del settore agricolo; se destinata ad ospitare un resort apparterrà al settore edilizio, così come se viene costruita a partire da macerie di tipo edile. Se si tratta invece di una collina formatasi all'interno di una discarica sulla base di rifiuti, apparterrà al settore dello smaltimento.

I rischi

Come tutte le massicce azioni sul territorio da parte dell'uomo, l'abuso di innalzamento di colline artificiali è potenzialmente dannoso per il terreno ospitante: potrebbe comportare inaridimento, indebolimento, o la struttura interna del promontorio potrebbe non sopportare le intemperie, non assorbire adeguatamente le piogge e franare. Per questo motivo è importante prestare attenzione alla struttura interna del rilievo. 

I numeri

Normalmente una collina, per essere definita tale, deve avere un'altezza massima di 600 m s.l.m. Dentro Milano esiste una collina artificiale, il Monte Stella, formata con i detriti della Seconda Guerra Mondiale, la cui altezza è pari a 170 m. La già citata Teufelsberg a Berlino nasce da circa 75 milioni di metri cubi di macerie causate dal conflitto. 25 milioni sono stati utilizzati per costruire altri due promontori nei dintorni di Berlino. 

Le colline artificiali nel cinema

Se già abbiamo menzionato "Il Signore Degli Anelli" e "Lo Hobbit" per quanto riguarda i libri contenenti colline artificiali, lo stesso faremo adesso nella sezione "cinema", dal momento che entrambe le storie di Tolkien sono state trasposte in ambito cinematografico dal regista Peter Jackson tra il 1999 ed il 2003. Citiamo per cui nuovamente le case hobbit nella Contea, ricavate da gallerie scavate dalle colline. Altro esempio molto simile lo troviamo nella serie per bambini " Teletubbies ", ideata dalla BBC e trasmessa dal 1997. Anche in questo caso, i protagonisti vivono in una grande casa scavata in una collina che sorge in una radura insieme a molte altre.  La Contea Hobbit nel film di Peter Jackson I Teletubbies