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Per concludere

Le colline artificiali non sono necessariamente accomunate da un preciso scopo, o poste in una specifica area geografica, o costituite da finiti materiali, ma rispettano, per essere definite tali, l'altezza massima "accettata" per le colline naturali: circa 600 m s.l.m.
Esse possono formarsi per accumulo accidentale, come può avvenire con i rifiuti; o gli stessi possono essere, con intenzione, ammucchiati e infine coperti con uno strato di terreno, come per decretare un assetto non più modificabile di un promontorio che maschera la (poco piacevole) struttura portante. Ancora oggi possiamo vedere interrotta la monotonia delle pianure dell'antica area etrusca e della campagna scandinava dai tumuli costituenti necropoli risalenti all'età del bronzo.
Possono fornire una soluzione allo smaltimento di detriti causati da terremoti, bombardamenti (Teufelsberg, Monte Stella, The Hills), e diventare inaspettatamente un arricchimento del territorio, spesso fornendo un'alternativa alla pianura (quella di Milano) e diventando la Mecca degli atleti in cerca di dislivello; o, ancora, diventare delle stazioni radio che, a loro volta, si trasformano in parchi attrattivi e un po' pericolosi (Berlino) che possono destare la curiosità dei viaggiatori, i quali possono ritrovare informazioni anche su blog di viaggio.
Anche nell'antica Babilonia, nonostante le scarse capacità tecnologiche, l'umanità è stata capace di realizzare un palazzo reale idilliaco, costellato di giardini fiabeschi, sulla base di colline artificiali. Queste accolgono uno scenario florido e magnifico anche nei versi della raccolta Poems On Several Occasions di Elizabeth Singer Rowe.
L'innalzamento delle colline artificiali interessa l'industria edile se implica la costruzione di edifici su di essa, o agricola se prevede un'attività, appunto, agricola.
I rischi sono costituiti dalla natura stessa delle colline artificiali, che prevede la stretta dipendenza di queste con il territorio in cui sorgono; le minacce sono comunemente quelle di frane causate da piogge e cedimenti dei materiali portanti.
La dimostrazione che noi essere umani cerchiamo di concretizzare mondi fiabeschi nelle nostre vite la troviamo nelle innumerevoli abitazioni esistenti, rese possibili dalle nuove tecnologie, che ci ricordano molto le case degli Hobbit di Tolkien, trasposte anche nel cinema, o, se come me siete cresciuti guardandoli in tv, quelle dei Teletubbies. Un'idea di casa- rifugio, accogliente, sicura, a contatto con un verde che ci creiamo da soli,  in città, costruendo ciò che la natura non ha accettato di fornire: una collina. Lo facciamo anche grazie ad un brevetto che ci consente, in modo ottimale, di realizzare coperture di edifici paragonabili ad un tappeto erboso funzionale, adatto anche all'ambiente urbano: mi riferisco al progetto di riqualificazione che interessa il complesso aziendale La Forgiatura di Milano, sorto su colline artificiali.
In conclusione, sono state raccolte le parole chiave incontrate nel corso della ricerca in un abbecedario illustrato.

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Le narrazioni

In che contesto si può parlare di colline artificiali?  Se ne legge in articoli di architettura se un progetto di pianificazione ambientale prevede un parco che implichi un'alterazione del suolo. Se ne possono trovare anche informazioni in un articolo di quotidiano, o in un settimanale di cultura generale. Se si parla di tumuli, ne parleranno i libri di storia, se una collina di rifiuti gli articoli di cronaca.  Grandi attrazioni, quale il Teufelsberg di Berlino, possono essere segnalate in blog di viaggi.

Gli elementi, le forme e i materiali sostitutivi

Gli elementi che costituiscono le colline artificiali non sono troppo diversi da quelli che compongono le colline in natura; le colline, che per essere definite tali, devono essere alte al massimo 600 metri, possono formarsi per erosione delle montagne, per accumulo di detriti, per corrugamento della crosta terrestre, o per pressione del magma.  Quelle che vengono costruite dall'uomo somigliano maggiormente a quelle nate per accumulo di detriti:  "montagne" di terra, sassi, macerie, scarti, rifiuti accumulati per mezzo di escavatori;  dossi che il tempo, o l'uomo stesso, provvede a coprire di vegetazione.

I numeri

Normalmente una collina, per essere definita tale, deve avere un'altezza massima di 600 m s.l.m. Dentro Milano esiste una collina artificiale, il Monte Stella, formata con i detriti della Seconda Guerra Mondiale, la cui altezza è pari a 170 m. La già citata Teufelsberg a Berlino nasce da circa 75 milioni di metri cubi di macerie causate dal conflitto. 25 milioni sono stati utilizzati per costruire altri due promontori nei dintorni di Berlino.